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Recensione: “La sposa inglese” di Anita Sessa

  • Care Fenici, oggi Emanuela ci parla di “La sposa inglese” di Anita Sessa, buona lettura!

Giunta nella capitale per la sua prima stagione, Lady Edith Courtenay, figlia di un ricco marchese, finisce nel mirino di un pretendente dalle poco nobili intenzioni. A trarla in salvo, con la proposta di un matrimonio di convenienza, è Archibald Lennox, Duca di Richmond e figlio di un vecchio amico di famiglia.

L’unione, nata per essere solo una finzione e mettere al sicuro Edith nonché le rispettive proprietà degli sposi, sfocia ben presto in una profonda attrazione. Ma proprio quando lo strano rapporto tra i coniugi arriva a un punto di svolta, tutto è destinato a mutare.

Sullo sfondo dei paesaggi selvaggi della Scozia, terra d’origine del Duca, appariranno dal nulla un’amante dai capelli rossi e oscuri personaggi del passato, che metteranno in pericolo la vita di Archibald. Sarà costretto a partire alla volta del Devonshire per cercare di salvare una persona cara, mentre Edith si ritroverà faccia a faccia con la morte.

Anita Sessa si cimenta con un classico romance Regency e devo dire con risultati veramente apprezzabili.

Una simpatica storia che si snoda a cavallo tra l’Inghilterra e la verde Scozia, con due protagonisti nobili e ricchi che uniscono le loro vite apparentemente solo per interesse. Un interesse che, in realtà, nasconde qualcosa di più profondo, oltre che una sana e istintiva attrazione fisica.

Al di là della vicenda, che non offre particolari spunti di originalità, ho trovato la psicologia della protagonista molto ben analizzata grazie alla capacità della scrittrice di presentarci tutte le sfumature e le caratteristiche più profonde di Edith: mi ha colpito particolarmente lo spirito della giovane protagonista, insofferente alla piatta vita che le è riservata, alla ricerca di una realizzazione personale al di là del ruolo di moglie/madre/perfetta padrona di casa. Un animo così non poteva che unirsi con uno altrettanto allergico alle convenzioni sociali, ma particolarmente tormentato dai doveri che il casato gli impone, come Archibald.

A unire le loro vite non sarà un colpo di testa, ma un apparente calcolo di entrambe le parti. Perciò, nella prima parte del romanzo assisteremo all’evoluzione del loro rapporto e dei sentimenti di entrambi; la seconda parte del romanzo sarà invece quella più avventurosa e l’intrigo che ne deriverà ci permetterà di assistere a un cambiamento nella giovane Edith, che si trasformerà in una coraggiosa pistolera quando vedrà il proprio matrimonio e i propri cari minacciati da oscuri nemici.

“… Devo riacquistare un minimo di credibilità in questa casa. Ho saputo che avete indossato i miei pantaloni, Vostra Grazia.”
“Non avevo più indumenti puliti,” ribatté lei.
“E che avete fatto il bagno mezza nuda nelle acque gelide del Moray Firth.”
“Avevo caldo.”
“Promettimi che non smetterai di fare queste cose, Edith. Dimmi che finalmente hai lasciato perdere tutte le convinzioni da ricca moglie inglese e ti sei convertita agli usi e costumi della Scozia” la provocò lui, stringendola forte tra le braccia.
Edith rise di cuore, abbandonandosi contro la sua spalla…”

 

 

 

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