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Recensione: “La Regina del Nord” di Rebecca Ross (serie The Queen’s Rising #1)

Buongiorno Fenici, oggi Lucia ci parla di “La Regina del Nord” di Rebecca Ross (serie The Queen’s Rising #1)

Così ci prepariamo alla guerra. Non con la spada o con lo scudo, né con l’armatura. Siamo pronte perché siamo sorelle in arme, perché il nostro legame è più profondo del sangue. E risorgeremo per le regine del passato, e per quelle che ancora devono venire. Regno di Valenia, 1566 Sono passati sette anni dall’arrivo di Brianna nella prestigiosa Magnalia, la scuola per giovani prescelte che ambiscono a perfezionare la propria vocazione ed essere adottate da un patrono. Brianna però è l’unica allieva a non aver mai mostrato doti particolari e, se non fosse stato per l’enigmatico maestro Cartier, non avrebbe trovato la sua vocazione tra Arte, Musica, Teatro, Eloquenza e Sapienza. Ma alla cerimonia finale, il peggior timore della ragazza diventa realtà, e Brianna rimane l’unica senza un patrono. Ancora non sa che dietro allo spiacevole imprevisto si cela la sua più grande fortuna. Lo scoprirà solo quando un misterioso nobile – troppo esperto con la spada per essere un semplice protettore – la sceglierà. Brianna si troverà allora dentro un vortice di intrighi e piani segreti per rovesciare il re e ripristinare sul trono l’antica legittima monarchia, tutta femminile. Perché ci fu un tempo in cui sul Nord regnavano le regine. Ed è ora che quel tempo ritorni.

Durante il primo anno a Magnalia avevo seguito la passione per l’Arte. E poiché non avevo alcuna inclinazione artistica, l’anno successivo ero passata alla Musica. Ma le mie doti canore erano senza speranza, e sotto le mie dita gli strumenti gemevano come gatti in amore. Così il terzo anno mi ero dedicata a Teatro, finché non avevo capito che il mio panico da palcoscenico era impossibile da superare. L’anno dopo ancora era stata la volta di Eloquenza. Un anno da dimenticare. Infine, ormai quattordicenne, mi ero presentata al cospetto di Cartier e gli avevo chiesto di accettarmi come sua ardente e trasformarmi in una maestra di sapienza nei tre anni che mi restavano da trascorrere nella Gran Casa. Io sapevo – e sospettavo lo sapessero anche gli ariali incaricati della mia formazione – che ero lì grazie a qualcosa che mio nonno aveva detto, e quindi non perché lo meritassi; non ero stata ammessa a Magnalia grazie al mio talento o alle mie inclinazioni naturali, come le altre cinque ardenti, che amavo come vere sorelle.

Magnalia è una scuola in cui giovani di talento perfezionano le loro arti per ben 7 anni, al termine dei quali saranno scelti da un patrono per continuare a migliorarsi. Solo chi ha grande talento in Arte, Musica, Teatro, Eloquenza e Sapienza può essere ammesso fra le sue mura. Brianna, la protagonista, non è particolarmente dotata in nessuna di esse ed è per questo che è fermamente convinta che il motivo per cui sia stata accettata sia quel padre che non ha mai conosciuto e di cui ignora il nome. Dopo aver trascorso un anno cercando di apprendere ognuna delle arti della scuola, gli ultimi tre anni li passa studiando Sapienza con il maestro Cartier, un giovane uomo molto attraente, ma anche tremendamente severo. Quando finalmente arriva il giorno in cui i patroni faranno la loro scelta fra le ardenti, per Brianna non c’è nessuno interessato e mentre le sue amiche, ad una ad una, se ne vanno in compagnia dei loro mecenati, la direttrice le offre di rimanere nella scuola ancora qualche mese perché convinta che le troverà un patrono adatto. Ma da qualche tempo alcune situazioni le procurano visioni di un passato lontano, e ben presto Brianna scoprirà di custodire un segreto che potrebbe abbattere il regno di un Re crudele, per rimettere sul trono la legittima Regina.

Un segreto nascosto nelle visioni di un antico antenato, uomini disposti a lottare per abbattere un monarca usurpatore e la ricerca di un magico oggetto, che potrebbe rimettere le cose al posto giusto, sono i cardini di questo fantasy davvero ben scritto, anche se non privo di difetti. L’eroina è una giovane donna di appena diciotto anni, che ha sempre desiderato conoscere il nome del padre che il nonno non le ha mai rivelato, per proteggerla. Ha passato gli ultimi anni cercando di rendere fiero il suo maestro, per cui prova un sentimento che tenta di nascondere. Fra di loro ci sono stati solo sguardi perché le regole severissime di Magnalia non permettono nessun contatto fra maestro e allieva, neppure lo sfiorarsi delle mani. Eppure fra loro è come se ci fosse un tacito appuntamento, aspettano il momento in cui potranno parlarsi, senza più vincoli, quando Brianna non sarà più la sua allieva. Ma un popolo sta soffrendo sotto il giogo di un uomo malvagio e Brianna è fermamente decisa ad aiutarlo, perché quello è il popolo di quel padre che lei non ha mai conosciuto. Alcune volte, però, è meglio non sapere e Brianna scoprirà cose, della sua famiglia d’origine, che avrebbe preferito ignorare, ma la rivolta incalza e la giovane donna lotterà per i suoi ideali.

La scrittura dell’autrice è molto piacevole, la trama presenta le basi classiche del fantasy: la ricerca di un oggetto magico, un gruppo di persone determinate ad abbattere la tirannia, passaggi segreti e visioni, abili spadaccini ed alcuni segreti che dovranno essere svelati durante la lettura. Ed è qui che c’è, a mio avviso, un GRAVISSIMO ERRORE. In questo libro, molto curato e dalla cover davvero bellissima, nelle prime pagine sono presentati tutti i personaggi e una cartina che descrive il regno di Maevania, accurata e molto piacevole da guardare, nonché gli alberi genealogici di tutte le nobili famiglie e lì, purtroppo, è presente uno spoiler molto evidente che ha influito molto sul mio voto finale.  Se questo alla fin fine non pregiudica del tutto la lettura certo la rende meno interessante, perciò vi esorto a leggere gli alberi genealogici DOPO aver finito il libro e non prima, del resto bastava solo metterli nel finale e tutto sarebbe stato diverso. Nonostante questo, la lettura del libro risulta piacevole e rilassante, ed ha un ulteriore grandissimo pregio, anche se è il primo di una trilogia ha un finale, perfetto e ben definito. Una volta giunti all’ultima pagina potete tranquillamente decidere che per voi la storia finisce qui, in modo fra l’altro molto romantico e questo non è una cosa che capiti spesso in un fantasy.

#1  La Regina del Nord

#2  The Queen’s Resistance (uscita prevista in inglese 2019)

 

 

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