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Recensione “La prigioniera dei Krinar” di Anna Zaires

 

La Prigioniera dei Krinar di [Anna Zaires, Dima Zales, Immacolata Sciplini, Martina Stefani]

 

Emily Ross non si sarebbe mai aspettata di sopravvivere alla caduta mortale nella giungla della Costa Rica, e sicuramente non avrebbe mai pensato di svegliarsi in un’abitazione stranamente futuristica, tenuta prigioniera dall’uomo più bello che avesse mai visto. Un uomo che sembra più che umano…

Zaron è sulla Terra per facilitare l’invasione dei Krinar—e per dimenticare la terribile tragedia che gli ha sconvolto la vita. Eppure, quando trova il corpo distrutto di una ragazza umana, tutto cambia. Per la prima volta dopo anni, prova qualcosa di più della rabbia e del dolore, ed Emily ne è la ragione. Lasciarla andare comprometterebbe la sua missione, ma tenerla con sé potrebbe distruggerlo nuovamente.

 

Essendo una fan sfegatata di Anna Zaires ed essendo perdutamente innamorata della sua precedente serie erotica, non potevo di certo lasciarmi sfuggire questo nuovo romanzo, sebbene si trattasse di un genere completamente diverso rispetto ai precedenti.  Con “La prigioniera dei Krinar”, infatti, ci avventuriamo in una trama quasi fantascientifica, ma pur sempre dotata di quelle sfumature calde e sensuali che caratterizzano da sempre la penna magica e incantevole di Anna Zaires.

La storia è ambientata nella foresta pluviale del Costa Rica, dove Emily Ross, durante un’escursione in solitudine, cade accidentalmente da un ponte precipitando tra le rocce di un fiume. Avendo riportato ferite gravissime Emily rischia la morte, ma l’intervento provvidenziale di un uomo bellissimo, che la soccorre agilmente e la porta nella propria casa in mezzo alla giungla, la salva da un destino terribile e quasi inevitabile.

Zaron è un alieno appartenente alla stirpe dei Krinar, un biologo insediato sulla terra con l’obiettivo di esplorarne ogni angolo e identificare i luoghi più adatti all’imminente colonizzazione da parte del suo popolo.

L’attrazione che Zaron prova nei confronti di Emily è così improvvisa e potente da rischiare di mandare in frantumi il suo perfetto autocontrollo, sebbene l’aspetto quasi angelico della fanciulla sia ben diverso dal prototipo di donna Krinar a cui Zaron è abituato. E nonostante lui stesso sia ancora tormentato dalla perdita della moglie, avvenuta anni prima per colpa di un incidente nella galassia.

La curiosità di Emily nei confronti della strana e avanzata tecnologia che la circonda attirerà ancora di più l’interesse di Zaron, per non parlare dello stupore della ragazza non appena scoprirà l’identità del suo carceriere e riceverà informazioni sulla società aliena da cui egli proviene.

Durante le due settimane in cui lei sarà obbligata a restare prigioniera in casa di Zaron, quest’ultimo farà uno sforzo immane per rispettare la volontà di Emily e non cedere al desiderio selvaggio di possederla. Almeno fino a quando la fanciulla non abbasserà le sue difese, arrendendosi a una smania ormai diventata impellente.

E così la loro unione carnale – la prima di una lunghissima serie di incontri bollenti, descritti con quello stile audace e travolgente che è tipico della Zaires – consumerà entrambi rendendo Zaron sempre più dipendente da quella piccola e tenera umana, e portandolo persino a mostrare premure dolcissime e inaspettate nei suoi confronti.

Devo ammettere che, nonostante i protagonisti siano ben approfonditi in ogni singolo aspetto della loro vita, presente e passata, in questo libro non sono riusciti a suscitarmi la stessa empatia che mi provocano di solito le creature della Zaires. Nonostante la gelosia e il bisogno di possesso di Zaron nei confronti di Emily si trasformino pian piano in un sentimento potente, genuino e del tutto disarmante. Un sentimento reciproco che si paleserà interamente ai loro occhi solo quando entrambi rischieranno di separarsi in maniera quasi definitiva.

Anna Zaires, con questo libro, catapulta noi lettrici in una nuova dimensione fantascientifica, estremamente accattivante sebbene meno dinamica di quanto avrei sperato, e lo fa attraverso gli occhi di due protagonisti capaci di eccitarci con le loro interazioni intense e tremendamente passionali.

Alla luce di questo, posso affermare in tutta sincerità che la Zaires della serie erotica “Strapazzami”, e degli spin-off ad essa collegati, è riuscita a conquistare il mio cuore, la mia mente e tutti i miei sensi molto di più della scrittrice di romanzi sci-fi.

 

Recensione a cura di

 

La Min

 

 

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Voto di Nikky 3.5

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