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Recensione: “La musica dell’anima” di Annabella Michaels (serie Souls of Chicago #2)

Buongiorno Fenici! Lucia ha letto per noi “La musica dell’anima” di Annabella Michaels (serie Souls of Chicago #2)

A eccezione della sua famiglia, la musica è sempre stata la cosa più importante nella vita di Carter Greene. Fare carriera in ambito musicale è tutto ciò che ha sempre sognato. Questo almeno fino alla terribile notte in cui ha quasi perso tutto.

Carter non riesce a scacciare dalla sua mente l’immagine di un uomo che ha incontrato nel suo momento più buio. L’uomo che ha rischiato tutto per salvarlo, e che è probabilmente la stessa persona che non vuole più parlargli.

Ryan Marshall ha condotto un’esistenza piuttosto solitaria dopo la morte di suo nonno. Passa molto del suo tempo libero ristrutturando la proprietà che ha ereditato e, nel frattempo, evita gli appuntamenti romantici.

Una notte fatale, una chiamata d’emergenza, fa incrociare le vite di Carter e Ryan e i due avvertono un immediato legame. Incapace di smettere pensare a lui, Ryan cerca di rintracciarlo ma rimane deluso quando scopre che Carter non è come si aspettava. Ryan è deciso ad andare avanti e dimenticare.

«Oh, quasi dimenticavo. Io e tuo padre ci siamo iscritti a un corso di ceramica per coppie, quindi non saremo a casa domani sera.» Per un attimo mi chiesi se stessero scherzando. Esisteva davvero la ceramica per coppie? Nessuno dei due rise quindi pensai che stessero dicendo la verità. «Forse potremmo rifare la scena di “Ghost” più tardi.» Sentii papà sussurrare e la mamma iniziò a ridere. Decisi di stopparli in fretta prima che facessero ulteriori danni alla mia psiche. «Okay, questo è sicuramente un buon momento per riattaccare. Vado a fare una doccia. Se sentite urlare da qualche parte, non spaventatevi, sono solo io che lavo il cervello con la candeggina per liberarlo dall’immagine mentale che mi avete appena fatto venire.» Sentii le risate dei miei genitori mentre terminavo la chiamata e scossi la testa.

Ritroviamo in questo libro tutti i personaggi di “Un’anima da sfamare” di cui consiglio la lettura se cercate una storia davvero ben fatta, che non presenti troppi drammi e che vi farà conoscere al meglio la fantastica famiglia Greene, di cui i protagonisti in entrambi i libri, fanno parte.

Se nel primo libro è stato Caleb, un’affascinante chef, a trovare l’amore con Giovanni, proprietario del famoso ristorante Romero’s, in “La musica dell’anima” è Carter, il suo fratello gemello, che si trova alle prese con i patemi di un sentimento che ha sempre evitato. Bravissimo musicista e cantante, Carter, nell’attesa della grande occasione, ha fatto miriadi di lavori, anche il cameriere nel ristorante del cognato, ed è proprio mentre stava lavorando lì che un incendio ha distrutto il locale, e lui ha rischiato di morire. Solo il coraggio di un bellissimo e impavido pompiere, che ha dato ascolto all’stinto del suo gemello, ha permesso che lui si salvasse, ma non senza conseguenze. Il suo braccio per qualche tempo è stato a rischio, e nel suo terrore di perdere la capacità di suonare, la cosa che più ama dopo la sua famiglia, Carter si è comportato in modo odioso, scambiando Ryan, l’uomo che l’ha salvato, per uno dei suoi fans. Troppo tardi si è accorto di aver mandato via, insultandolo, l’uomo a cui doveva la vita e, nonostante il suo pentimento, si vergogna troppo per tentare di rintracciarlo. Anche quando ne trova il coraggio, su insistenza del fratello, le cose non sembrano mettersi bene. Ma Caleb conosce troppo bene il suo gemello, e accortosi che Ryan lo ha colpito più di quanto abbia mai fatto nessuno, fa in modo che i due possano spiegarsi. Ma cosa possono avere in comune un artista bravissimo ed estroso, che sta per raggiungere finalmente il successo, e un pompiere solitario e riservato?

Troverete in questo libro due uomini stupendi, dal carattere meravigliosamente tratteggiato: Carter è istrionico, suona sei strumenti musicali, ha un carattere giocoso, e una grande perseveranza nei suoi obiettivi. Non ha mai avuto relazioni, e ha provato il sesso in ogni sua sfumatura, ma le sue storie non durano mai più di una notte, per questo rimane così sorpreso quando non riesce a togliersi Ryan dalla testa. Il ricordo del suo viso e dei suoi occhi, che ha intravisto nel momento in cui pensava di stare morendo, non gli dà pace e questo suo tormento viene percepito da Caleb, che ha con il gemello un legame intenso e particolare. Ryan è un uomo solitario, con pochi fidati amici e adora la casa in cui vive, che ha costruito praticamente da solo: un immenso loft che lui continua a migliorare. Potrebbe vivere di rendita grazie a ciò che il nonno gli ha lasciato, l’unica persona della sua famiglia che il giovane abbia mai conosciuto e che l’ha amato tantissimo senza mai fargli pesare il suo essere gay. Fino a quando la sua relazione con Carter non è venuta allo scoperto, ha sempre evitato di fare coming out al lavoro, sapendo che i pompieri sono come una confraternita e che spesso tra loro vi sono omofobi convinti.

La storia d’amore fra lui e Carter procede per gradi, Ryan infatti teme di essere solo un’altra tacca nella vita del cantante, ma ben presto fra loro divamperà un’intensa passione che ci regala scene di sesso infuocate e avvincenti, ma anche una dolce intimità.

La storia è inoltre aiutata da protagonisti di contorno che sono tutto tranne che secondari, perché tutti i familiari di Carter hanno una parte importante e con la loro presenza arricchiscono la trama, regalando momenti estremamente divertenti. I Greene sono personaggi originali e bellissimi, a partire da questi fantasmagorici genitori che hanno cinque figli di cui i tre maschi sono tutti gay, che loro supportano in modo stupendo. Si sono infatti iscritti alla PFLAG per poter capire il sesso gay e aiutarli, riuscendo così a fare loro il classico discorso da genitori sul sesso consapevole. (Nota: la PFLAG è un’associazione internazionale che riunisce i genitori e i parenti di persone omosessuali, il cui intento è supportare le famiglie e aiutare la comunicazione sul sesso sicuro e sull’amore) Una coppia ancora innamoratissima con una vita sessuale intensa e passionale, di cui ogni tanto si fanno sfuggire qualche particolare con i propri ragazzi che, orripilati, fuggono in ogni direzione. Sono persone così amorevoli da includere nella famiglia, e trattare alla pari dei figli, qualsiasi persona essi amino, creando un’ambiente in cui è bellissimo vivere e in cui nessuno è mai lasciato solo di fronte ai problemi. Per Ryan, che ha sempre vissuto con il nonno, e che dalla sua morte è sempre stato solo, è difficile lasciarsi andare, ma ben presto non potrà resistere all’affetto che Kathy e tutti i Greene riversano su di lui. Tuttavia se fra loro due tutto sembra andare nel verso giusto, nonostante i problemi che devono affrontare, sul lavoro qualcosa è cambiato: il suo legame sentimentale ha portato alla luce l’omosessualità che non aveva mai palesato e non tutti ne sono felici.

Una scrittura piacevolissima, una storia che strappa più di una risata, dei personaggi davvero indovinati che è bellissimo ritrovare e un finale che lascia presagire un prossimo capitolo dai toni leggermente più cupi: qualcuno sembra aver preso di mira Carter, ma in suo aiuto è arrivato un personaggio che mi aveva già molto colpita nel primo capitolo della serie e mi porta a credere che London, finalmente, potrà avere il suo lieto fine. Un libro davvero bello, che mi ha regalato ore deliziose, riuscendo nel frattempo a parlare con leggerezza di problemi importanti, come l’omofobia che sussiste in particolari ambienti lavorativi, o quanti siano gli adolescenti che vengano abusati o buttati fuori di casa per il loro orientamento sessuale e che hanno bisogno di aiuto.

 

 

 

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