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Recensione: “La magnifica preda” di Michelle Styles

Trama

Lindisfarne – Viken, 793

Mentre Annis di Birdoswald si trova sull’isola di Lindisfarne, un gruppo di vichinghi giunto dal mare saccheggia il monastero in cui la nobile scozzese si è rifugiata. A impedire che le venga fatto del male è proprio il loro capo, il bellissimo guerriero Haakon Haroldson che la porta con sé nella sua terra al di là del mare. Al suo arrivo a Viken, due possibilità di scelta attendono la giovane Annis: adattarsi ai lavori più umili destinati ai prigionieri o cedere alle lusinghe del vichingo alto e bruno diventandone la concubina. Seguendo i suoi sentimenti, si abbandona alla passione tra le braccia di Haakon, ma qualcuno trama nell’ombra per dividerli.

Recensione

Annis deve decidere se sposare il figlio del suo patrigno oppure entrare in convento, nessuna delle due opzioni la attrae. Eadgar è viscido, entrare in convento è peggio che andare di notte visto che lei vorrebbe un marito e dei figli, Annis deve trovare una soluzione alternativa… ma quale?
La soluzione si presenta sotto forma di una nave vichinga che approda sull’isola. Sembra con buone intenzioni, ma grazie a un monaco un po’ troppo esuberante, si trasforma in tragedia. Annis viene prima messa in salvo da Haakon (solitamente le protagoniste sono testarde e vogliono fare di testa loro) così non ascolta il suggerimento del vichingo e viene presa da un altro nordico e risalvata da Haakon. A quel punto non può fare a meno di farla prigioniera per richiedere un lauto riscatto…
La storia è avvincente, la protagonista è una donna forte e coraggiosa (anche se testarda) che cerca di proteggere se stessa prima e poi in più occasioni anche Haakon dalle trame di uno Jarl vicino che vuole impadronirsi dei suoi terreni. Unica pecca, anche qui si danno del Lei (irritante da morire) e una frase mi ha fatto ridere da morire: Haakon pensa di Annis che la sua pelle sa di miele e fiori selvatici, ora va bene la poesia per la scena romantica, va bene che è un romanzo d’amore, ma siamo nel 793 d.C. la gente non si lavava mi piacerebbe sapere che gusto e odore avevano il miele e i fiori in quel periodo… comunque a parte questo, il libro merita ed è consigliato anche a chi come me non ama molto gli storici (ma mi sto un po’ convertendo).
Buona lettura.

Fiamme Sensualità Medio

Recensione a cura di:

Tayla

Editing a cura di:

Firma-Loveangel

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