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Recensione “La fine della notte” di Anonima Strega (Le spose della notte #3)

Il capitolo conclusivo delle Spose della notte.
Elias è libero, privato della memoria, e sta svolgendo il programma di recupero impostogli dal Consiglio, mentre Dunia, riunitasi alle consorelle, scopre di essere incinta. Jeremiah è occupato a tenere sotto controllo un’area in cui pare che i piani di procreazione della Loggia siano ancora in atto, ma continua a lavorare per accordare privilegi a Dunia. Il Consiglio vorrebbe che le ragazze si stabilissero a Palazzo, ma Jeremiah pressa affinché Elias e Dunia non si incontrino. Quando Dunia, incitata da un rituale che ha messo lei e le consorelle in guardia nei confronti della Loggia, decide di rivelare la verità sulla gravidanza a Jeremiah, questi cede al Consiglio e porta a Palazzo le tre donne per proteggerle, ma non sa che qualcuno di molto vicino sta manovrando in segreto contro di loro. Fra un rituale e un incontro, però, certi stimoli visivi possono far riaffiorare i ricordi anche in chi non dovrebbe averne più…

 

“La fine della notte” è il terzo libro, conclusivo, della serie Le spose della notte di Anonima Strega. Un libro che ero curiosa di leggere, visto che il secondo volume aveva lasciato molte situazioni in sospeso: cosa ne sarebbe stato di Elias? E Dunia? Ci sarebbero stati nuovi sviluppi con Jeremiah? Wulfran avrebbe avuto un po’ di spazio tutto suo?
Un libro che racchiude la magia, l’amore, lo scontro fra cosa è giusto e cosa sbagliato (le persone a volte possono essere davvero subdole per raggiungere i propri obiettivi) e che insegna che si deve pagare per gli errori commessi. In alcuni punti però mi ha anche lasciata perplessa, per via delle scelte dell’autrice.
Anche quest’ultimo volume inizia dove si era interrotto il precedente: uscita dalla grotta, Dunia non riesce a dimenticare Elias e rimane rinchiusa nella Dimora di Congrega. Qui, insieme alle consorelle, capirà di avere in grembo un figlio. Un figlio concepito sotto l’influenza della Dea. Molti saranno i momenti significativi in cui dovranno prendere una decisione e le ceneri del fuoco daranno indicazioni su chi tenere distante, su chi ha piani malvagi nei loro confronti. Tutto cambierà quando Jeremiah verrà a conoscenza del concepimento e infine le trasferirà a Palazzo, come il Consiglio effettivamente vuole.
Ma cosa le attende? I lupi travestiti da agnelli tenteranno di raggirarle per ottenere ciò che vogliono. E il prezzo da pagare sarà alto per loro; purtroppo questa piccola parte sulle violenze subite ha affossato la mia lettura. Non pensavo di trovare un passaggio simile e sono rimasta un po’ sotto shock per questa scelta dell’autrice. Ho sofferto con loro.

In quest’ultimo romanzo trovo che Titania e Diamara abbiano poco peso, non soltanto nelle decisioni prese da Dunia, ma anche nel libro. La Grande Madre mi è sembrata davvero poco in linea con il proprio ruolo. E poca presenza della Dea e delle pratiche fra consorelle.
In ogni caso è un fantasy che si legge velocemente e che mi ha trasportata lontano, con una scrittura semplice ma regolare.
Un finale inaspettato, per un amore per nulla scontato.
Una pecca? La mancanza di informazioni su Wulfran, questo personaggio mi è rimasto nel cuore! Anonima Strega non hai per caso intenzione di scrivere una storia su di lui? La leggerei sicuramente!
Una trilogia interessante!

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Voto di Nivienne 3.5

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