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Recensione: “La cucitrice di sogni” di Giulia dal Mas (serie Villa Matilde – La casa degli amori ritrovati #2)

Care Fenici, oggi Emanuela ci parla di “La cucitrice di sogni” di Giulia dal Mas (serie Villa Matilde – La casa degli amori ritrovati #2)

Celeste è una giovane ballerina classica e sta per affacciarsi a una carriera brillante, è innamorata di Luca e del loro bambino. Ma un terribile incidente la priva dei genitori adottivi: tutto il suo mondo sembra sgretolarsi, si sente smarrita e niente la entusiasma più. Un misterioso carillon e un pezzetto di tulle sono tutto ciò che la lega alla madre naturale: quando a Siena, di fronte a una sala da tè, l’anziana Margherita la scambia per la defunta Antonia Cateni, abbandona ogni titubanza, determinata a mettere insieme i pezzi del suo passato. Attraverso il carteggio che Margherita le dona, Celeste ripercorre la vita di Antonia, ballerina classica negli anni Cinquanta che, adorata nei teatri di Parigi e Leningrado, fu l’amante di un coreografo russo, e visse sulla sua pelle grandi successi e profonde delusioni. A più di sessant’anni di distanza, esplorando il mondo del palcoscenico, fatto di eleganza, perfezione, invidie e gelosie, Celeste si rappacificherà con se stessa e tornerà a danzare?

Secondo libro della saga Villa MatildeLa casa degli amori ritrovati, racconta le disavventure di Celeste, giovane ballerina, che alla scoperta della madre che l’aveva abbandonata da bambina, si muoverà tra Siena e Parigi nel tentativo di dipanare il filo della sua vita.

Ritroviamo i personaggi di “Quando fioriranno le rose”, in particolare Sophie che agirà sempre come buona consigliera e confidente, ma farà la sua comparsa un nuovo personaggio, Vanessa, che diventerà protagonista del prossimo racconto della serie.

Devo dire che il primo libro di questa saga mi era piaciuto molto, mentre questo mi ha incantato di meno.

Partiamo dalla trama che è un qualcosa di già letto e visto: la giovane promessa della danza che intavola una storia con il coreografo e vola in Russia.

Lo stile di scrittura è spesso troppo ampolloso e descrittivo, soprattutto quando si tratta dei sentimenti personali, affatica l’attenzione di chi legge. La personalità di Celeste è molto complessa: sembra una ragazza sicura di sé, forte e talentuosa ma la morte dei genitori la getta nell’insicurezza e in una crisi di identità grandissima. Alla ricerca di se stessa, commetterà un grave errore che rischierà di rovinare il legame con il compagno. La sua ricerca sarà premiata da un nuovo affetto, permettendole di riappacificarsi con il passato.

Un pochino scontata la ripetizione del cliché vissuto già dalla nonna e piuttosto negativa la figura della madre, Valentina: si intuisce una personalità problematica e vittima di sofferenze infantili mai risolte.

Nell’insieme una bella storia che vale la pena leggere, per non lasciare incompleta la saga.

#1  Quando fioriranno le rose

#2  La cucitrice di sogni

#3  L’assaggiatrice di tè

 

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