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Recensione in anteteprima: “Come argento sulla pelle” di Beatrice Rivanera

Roma, 25 a.C.

Dopo aver trionfato nella battaglia di Azio, Adriano Fabio Cesio, viene richiamato a Roma, dove una triste notizia lo attende: sua moglie Marzia è morta dando alla luce una figlia femmina.
Adriano è giovane, e ha di fronte a sé una carriera militare e politica che lo porterà molto in alto. Per questo suo padre, il senatore Avieno, preme affinché si risposi con una donna in grado di dargli eredi maschi, e, dopo una lunga ricerca, trova per lui la moglie perfetta.
Cornelia Galeria ha diciotto anni, un’intelligenza acuminata e una personalità fuori dal comune. Sa che è stata promessa in sposa ad Adriano Fabio Cesio, ed è curiosa di sapere cosa le riserverà la vita con quell’uomo. Ma niente è come aveva immaginato.
Nonostante l’evidente attrazione che prova per lei, Adriano non fa altro che rifiutarla. La crede troppo giovane per lui. Inoltre, quella ragazza è in grado di tenergli testa e di ribattere a ogni sua obiezione, e non vuole starle accanto.
Cornelia sa che c’è qualcosa che suo marito non le dice, qualcosa di buio e doloroso, nascosto nel profondo della sua anima. Qualcosa che Adriano non ha il coraggio di ammettere neanche con sé stesso.
Quello che Cornelia non sa, è che ci sono forze malvagie che tramano nell’ombra per separarli e l’unico modo per renderle innocue, è l’amore.
Quell’amore che Adriano finge di non provare.
Una storia di passione e di guerra sullo sfondo degli antichi fasti romani. Un romanzo emozionante come un viaggio nel tempo.

“L’argento scorrerà nelle tue vene, veloce, inesorabile. Ti invaderà l’anima, il tuo cuore verrà ghermito, rapito come Plutone sottrasse Proserpina, e come la dea questo si piegherà, si dilanierà squassato dalla sofferenza. La folgore del padre degli dèi guiderà le opere della grande Venere e come tuono il suo potere scaturirà. Forte, inaspettato. Profondo. Non temere questo, figlia mia, ma guardati da coloro che si muovono nell’ombra. Le insidie sono vicine, Cornelia, ti lambiranno come lingue di fuoco e, se non saprai affrontarle a dovere ti bruceranno”.

Roma 27 a. C.
Una profezia oscura e misteriosa! Che cosa avrà voluto dire la defunta madre a Cornelia? Quali presagi o sventure? In un’epoca dove tutto può succedere e oracoli, dèi e superstizioni hanno una notevole importanza, la giovane Cornelia non sa ancora cosa il destino ha in serbo per lei.
A soli diciotto anni è promessa in sposa al valoroso legato Adriano Fabio Cesio, questore a Roma e figlio di un senatore. Già vedovo a trent’anni e con una figlia piccola, avuta da un matrimonio d’amore, Adriano ha ferite aperte e un dolore sordo che dopo sei anni ancora non riesce a lenire.
Il matrimonio combinato tra le illustri famiglie romane è accettato dai due controvoglia e ha in serbo per loro uno strano scherzo del destino, sebbene non si conoscano.
I due giovani non sanno di essersi già incontrati, cosicché quando a nozze compiute lo sposo scopre il volto di Cornelia… occhi come gemme d’ambra, grandi… così familiari! Era come se la sua defunta moglie gli stesse mandando un messaggio attraverso quella ragazza così giovane.

“[…] qualsiasi cosa tu faccia, gli diceva, anche se sposassi mille donne, non riuscirai mai a dimenticarmi.”

La ragazza così somigliante alla prima moglie è la stessa che Adriano ha salvato da un’aggressione qualche giorno prima e dalla quale è rimasto turbato.
L’attrazione è reciproca ma Adriano si rifiuta di adempiere ai doveri coniugali per i sensi di colpa e Cornelia ignara dei motivi che portano Adriano a questo rifiuto, si sente inadeguata.
Non pago, Adriano decide di accettare l’incarico assegnatogli dall’imperatore Augusto e parte in battaglia per Hispania. E da qui in poi è tutto un susseguirsi di avvenimenti e colpi di scena che si alternano tra la realtà sui campi di battaglia di Adriano e la vita a Roma, dove una ignara Cornelia non sa che dovrà affrontare la battaglia più difficile.
La figura di Adriano Fabio Cesio è maestosa come il suo nome e le sue gesta, attraente e con un fisico scultoreo, è un soldato valoroso e leale. Un uomo con sani princìpi che nonostante tutto rimane fedele a Cornelia, perché rispetta il vincolo matrimoniale ed è un padre amorevole tanto che, per sua figlia, decide di risposarsi.
Cornelia, nonostante la giovane età, è molto matura e con un carattere forte e combattivo, tenera nel rapporto con la figlia acquisita di cui si prende cura amorevolmente e sensuale al punto giusto da scatenare in Adriano uno sconvolgimento emotivo di tutto rispetto.
Ma non è da meno la storia d’amore dei co-protagonisti che mi hanno regalato delle emozioni parallele di grande rilievo.
Lo stile è ammaliante, la descrizione dei luoghi e dei costumi dell’epoca è dettagliata e piacevole.
Tra grandi battaglie sanguinose, tradimenti e malefici, nella splendida cornice dell’antica Roma, ho divorato questo libro pagina dopo pagina e ne sono rimasta sopraffatta. Bellissimo!

 

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