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Recensione in anteprima: Sergio di Natasha Knight – Benedetti Brothers #2

Review Overview


Sono il primogenito del re della Mafia. Il prediletto. Destinato a comandare, un uomo pericoloso, senza pietà. Ma nel mio mondo, devi esserlo.
Poi Natalie è entrata nella mia vita. Posto sbagliato. Momento sbagliato.
Due volte il fato l’ha messa sulla mia strada.
Due volte il fato ha messo l’innocente pecorella nelle fauci del lupo.
Le ho dato la possibilità di andarsene. Le ho detto che sarebbe stato meglio per lei se lo avesse fatto.
Ma non mi ha ascoltato.
E ora è troppo tardi.
Perché non sono buono. Non ho mai voluto esserlo. E non la lascerò più andare via. Vedete, io non sono l’eroe. Quando la tocco, lo faccio con mani sporche.
So che la resa dei conti sta arrivando anche per me. So che brucerò per le cose che ho fatto, per i peccati che ho commesso. E non nego di meritare l’inferno, ma prima voglio il mio tempo. Voglio il mio tempo con lei.
Lei è mia.
Per sempre.
Niente può cambiarlo.


Beh Fenicette, onestamente non so bene come iniziare questa recensione, l’unica cosa che posso consigliarvi è, che nonostante questo sia il secondo volume della saga, dovrebbe essere in realtà il primo. Salvatore, infatti, a livello temporale si colloca dopo, il che mi ha spiazzato abbastanza. E’ stato strano leggere di cose che già conoscevo ma che in realtà non sono ancora accadute, non ne capisco lo scopo, perché far uscire prima il sequel e poi il prequel.. va beh, lasciamo stare Salvatore e passiamo ai protagonisti di questa storia: Natalie e Sergio.
“Posto sbagliato, momento sbagliato” sembra essere il leitmotiv di tutto il libro.
La storia inizia con un evento del passato, quando Natalie, poco più che ragazzina, incontra per la prima volta il suo angelo oscuro (o così lei lo considera). Purtroppo per lei si trova in un minimarket durante una rapina, rischia quasi di essere stuprata, ma l’arrivo di Sergio le salva la vita.
Arriviamo al presente, dove facciamo la conoscenza del protagonista, Sergio Benedetti, figlio di Franco, capo di una delle più importanti famiglie mafiose, un padre padrone che non accetta debolezze da colui che alla sua morte otterrà le chiavi del regno, il trono insanguinato della famiglia.
E Sergio è decisamente adatto a questo ruolo, nessun rimorso né rimpianto, non esita a sporcarsi le mani se deve, uccide con la naturalezza con cui respira, tutto fino a quando non incontra lei, Natalie, una ragazza poco più che ventenne che come al solito si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lui con i suoi uomini è in un magazzino abbandonato per dare una lezione ai fratelli Vitello, che a suo dire non hanno rispettato i suoi ordini, su cosa abbiano disobbedito, non ci è dato saperlo, mentre lei si trova lì per fare delle foto che le servono per un progetto universitario. Inevitabile quello che succede dopo, i bambini cattivi hanno la loro punizione e lei viene facilmente scoperta, tranne un imbarazzante servizio fotografico che le viene fatto a titolo assicurativo per comprare il suo silenzio su quanto visto, e torna a casa sana e salva.
Ma… c’è un ma, lui non riesce a togliersela dalla testa e quando Sergio vuole qualcosa… la ottiene, fa di tutto per infiltrarsi nella vita della ragazza e ovviamente ci riesce, insomma una sveltina sul tavolo e bang… love is in the air…
Nat entra nella sua vita non come un tornado, ma come una leggera brezza che non travolge, o per lo meno io non l’ho percepita così, ma lui la ama, pertanto la possiede, strano concetto, ma questo è, lei si rende perfettamente conto della cosa e nonostante qualche scintilla di ribellione, non fa niente per uscire da questo loop: deve rispondere a telefono o sono guai, deve essere a casa quando dice che ci sarà o sono guai. Insomma una relazione perfetta!
Ok forse sto minimizzando, in realtà Sergio è un uomo molto complesso, tormentato dalla sua morte imminente, sì, perché è cosciente, vista la sua posizione, che in nessun modo lui morirà di vecchiaia. Ne è così ossessionato da avere una pergamena con tutto l’albero genealogico della sua famiglia e le relative date di morte, che non manca mai di aggiornare.
Sa di non essere una brava persona, che l’inferno lo attende, e anche la sua canzone preferita, quella che ascolta in continuazione ci fa capire il suo stato d’animo… It’s cold. It’s dark. It’s deepand. It’s wet… (È freddo. È buio. È profondo e umido…)
In questa storia si parla sempre del fatto che devono stare all’erta perché i loro nemici potrebbero colpire in ogni momento, ed ecco che Nat viene rapita, tutto si risolve velocemente, Sergio la ritrova in pochissimo tempo, vuole metterla al sicuro, risparmiarle la vista di cosa sta per accadere, ma lei vuole restare, perché una volta lui gli ha detto di essere un mostro, ed è questo che vuole, vederlo con i suoi occhi, accontentata!
Tutto questo però è troppo e lei fugge, ma altra sveltina e di nuovo felici e contenti. Nel frattempo facciamo la conoscenza della famiglia Benedetti, dove il capo intransigente diventa un micetto davanti alla malattia incurabile della moglie, il cucciolo della famiglia: Dominic un vero stronzo e Salvatore, beh, lui già lo conosciamo. Ma ci sono altri personaggi che gravitano attorno a loro come Roman, il fratello della madre di Sergio, di cui onestamente non si comprende da che parte stia.
Proprio durante il compleanno di Dominic, Natalie fa delle scoperte scioccanti, che per un momento, sembra quasi la facciano riflettere.

[su_spoiler title=”Spoiler Apri / Chiudi” style=”simple” icon=”plus-circle”]Ascolta una conversazione privata tra Sergio e il padre su Lucia DeMarco e il suo infausto destino, che noi già conosciamo, e scopre di essere incinta. Queste due rivelazione, la fanno finalmente rinsavire, prende le sue cose e va a rifugiarsi a casa dei suoi genitori, e che succede? Sergio arriva incavolato e con un buon sesso riparatore si arriva addirittura al matrimonio[/su_spoiler]

Ma ahimè questa storia non ha un lieto fine,

[su_spoiler title=”Spoiler Apri / Chiudi” open=”no” style=”simple”]Sergio, come ha sempre pensato, quasi fosse una premonizione, muore nel momento in cui la sua felicità è al culmine e succede in modo così banale che ti verrebbe da urlare[/su_spoiler]

ma forse era giusto così, basta non vi racconto oltre, perché dovete leggerlo!
Cosa ne penso? Credo che la storia di base sia molto carina, ma trattata troppo velocemente, la fase tra il sesso e il sì lo voglio, è troppo veloce, non si riesce ad apprezzare, non si riesce a gustare, difficilmente non ho empatizzato con i protagonisti di un libro, ma qui è successo, non perché non vengano ben caratterizzati, ma proprio perché non c’è tempo per affezionarsi, per comprendere.
Paradossalmente sono molto più interessanti i personaggi di contorno, Roman, per esempio, buono, cattivo? Mi piacerebbe saperlo. O Dominic, che appare un cazzone, ma sono certa che la sua condizione di ultimo nella linea si successione lo faccia soffrire molto, perché lui tra tutti è l’unico che ama quella vita.
Pur essendo i personaggi ben caratterizzati, ho trovato delle lacune. Sergio, non è chiaro se il suo “lavoro” gli piaccia, oppure no, è una macchina da guerra, non si fa scrupoli a uccidere le persone ok, ma cosa pensa realmente? Non si capisce. Certo la sua macabra pergamena delle morti farebbe pensare che non ne sia entusiasta, ma…
E Natalie, cavolo, incontra uno, bello, ok, ci fa sesso due volte, sa esattamente chi è e che fa? Dopo tre giorni non può fare a meno di lui. Non so, ripeto tutto troppo in fretta. E poi, non basta mettere un cognome italiano, farli provenire dall’Italia meridionale per renderli mafiosi, mai una volta viene detto di cosa si occupano, solo che non trattano in esseri umani, discutibile considerando il primo volume. Comunque non lo cestino, anzi, scorre via che è una meraviglia, ha abbastanza punti forti da tenerti inchiodata al reader per sapere come finisce.
Solo che ti lascia con quella sensazione di dolce-amaro, è stato carino ma non epico, avrebbe potuto osare di più ma non l’ha fatto e onestamente di Dark non ci ho trovato proprio niente.
Resto comunque in attesa del prossimo sperando di ottenere tutte le risposte che non ho ancora avuto, e come ho già detto poteva essere di più, ma forse va considerato un libro di passaggio, come un episodio filler in un telefilm, in attesa di quello esplosivo. Vi consiglio comunque di leggerlo, perché nonostante quello che penso, non su tutto il libro, ma solo su alcuni punti che per me lo rendono debole, la famiglia Benedetti merita tutto il nostro rispetto 😉
In attesa del prossimo, buona lettura a tutti!

 

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