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Recensione: “Il piccolo atelier della Senna” di Maxim Huerta

Care Fenici, oggi Emanuela ci parla di “Il piccolo atelier della Senna” di Maxim Huerta

Cover realizzata da Sweet Fire

Teresa รจ una giovane donna che vorrebbe colorare la sua vita. Il suo cuore รจ cucito di grigio da quando, bambina, ha perso la madre ed รจ passata sotto la tutela inflessibile di una zia gelida e severa. Sarร  per questo che frequenta le lezioni private di un anziano pittore che รจ anche un po’ filosofo: รจ lui a insegnarle che, prima del colore, deve imparare a dominare l’oscuritร  e, anzichรฉ continuare a sfumare gli sbagli, spesso รจ meglio strappare il foglio e ricominciare da capo. Teresa non ha mai avuto il coraggio di prendere in mano la sua vita. Ma un giorno, passando davanti al negozio di un antiquario a Madrid, avverte un brivido che la spinge a entrare e a soffermarsi davanti a una vecchia insegna parigina: ยซAux tissus des Vosges, Alice HUMBERT, nouveautรฉsยป. Quella scritta colorata le parla di un tempo lontano, di una cittร  affascinante e di una donna sconosciuta cui sente legato inspiegabilmente il suo destino. E cosรฌ, in un istante, รจ presa dal desiderio di conoscere il mistero che si cela dietro quel nome, e lascia Madrid per la cittร  delle luci. A Parigi, Teresa trova il negozio di stoffe abbandonato nei pressi della Senna, e proprio lรฌ scopre vecchie fotografie di inizio Novecento che ritraggono una bellissima ragazza: Alice. Un frammento dopo l’altro, Teresa ricomporrร  il quadro di una vita di cui avrebbe voluto essere protagonista: dalle umili origini all’ascesa nel bel mondo, dagli atelier dei pittori maledetti di Montparnasse a quello scintillante di Coco Chanel. S’immergerร  nella storia di una donna che cercรฒ la felicitร  a ogni costo, senza paura di attraversare le mille zone d’ombra dell’esistenza. E, grazie a quella storia, Teresa imparerร  a riconoscere la luce che si nasconde anche dentro il bianco e nero, trovando finalmente la spinta per una nuova vita e un nuovo inizio tutto suo.

Un nuovo successo per questo giovane scrittore spagnolo che compone le sue storie come belle sinfonie di sentimenti e pensieri e li rende indimenticabili.

Ho ritrovato con piacere il suo stile fresco e scorrevole, non pesante e nello stesso tempo profondamente riflessivo, nel quale si intuisce il profondo amore che lo lega a Parigi e la passione che mette nel raccontare le vite dei suoi bei personaggi.

La protagonista รจ una giovane piena di paure e di infelicitร , angosciata da una zia anaffettiva e da una vita schematica, fissata su rigidi binari prestabiliti; il colpo di scena arriva nella sua vita grazie ad una vecchia insegna acquistata in un negozio di robivecchi che la attrae irresistibilmente: qui entra in scena il fattore soprannaturale, sempre presente nei libri di Huerta anche se in secondo piano.

Un viaggio a Parigi per scoprire di piรน sul negozio a cui lโ€™insegna apparteneva e sulla sua proprietaria, sarร  per Teresa rivelatore; le permetterร  di riaprirsi alla vita e agli affetti, attraverso le rivelazioni sulla vita di quella donna, Alice, che con la forza della sua volontร  si fece strada in un mondo duro, ostile e corrotto, rimanendo fedele al suo sogno di emancipazione e realizzazione professionale.

Il passato di Alice si rivelerร  incredibilmente legato alla vita di Teresa e la trama della storia confermerร  tante supposizioni del lettore, lasciandolo anche piacevolmente sorpreso.

Un bel romanzo,ben scritto e gradevolmente tradotto che consiglio sicuramente.

 

 

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