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Recensione: “Il mercenario e la virago” di M.G.L. Valentini

Care Fenici, oggi Buffy ci parla di “Il mercenario e la virago” di M.G.L. Valentini

Lupo è un cavaliere dall’aspetto imponente, cupo e terrificante, che comanda un piccolo esercito di sbandati. Ma è anche un mercenario e quando il barone di Lenodo gli commissiona di uccidere il Moro, non esita a muovere verso il feudo dell’uomo che deve assassinare.

Rowena è una Lady inglese che ha sposato il Moro e che da poco è rimasta vedova a causa di un incidente. È uno scricciolo di donna, dalle lunghe chiome rosse, ma dietro al fisico minuto e fragile, nasconde il coraggio di una leonessa pronta a difendere con le unghie e con i denti il suo feudo e la sua gente.

Lo scontro tra Rowena e Lupo sarà inevitabile, ma a volte il destino riserva strane sorprese contro cui è impossibile combattere.

Nel medioevo, si sa, le donne non avevano molti diritti, men che meno quello di scegliersi un marito una volta rimaste vedove. Tuttavia Rowena è ben decisa a trovare uno sposo accettabile per se stessa e un buon signore per la sua gente prima di avvisare il re della morte del consorte.

Scovare un uomo che abbia entrambe le caratteristiche è impresa assai ardua però; la giovane feudataria sta per gettare la spugna e rimettersi nelle mani del sovrano quando nella sua vita irrompe Lupo, feroce mercenario capace di incuterle al contempo timore e desiderio. Con l’intento di prendere tempo la ragazza si promette a lui, ma sarà così facile liberarsi di un simile fidanzato? E soprattutto, riuscirà ad allontanarlo dal suo cuore?

Dirò innanzitutto che si tratta di un libro molto bello, ben scritto, fluente e ricco di colpi di scena.

Dà l’impressione di essere un vecchio amico, uno di quei romanzi che tieni nel comodino e di tanto in tanto rileggi, anche solo per goderti quella rassicurante sensazione di déjà-vu.

I personaggi sono ben delineati e realistici (anche se il carattere pepato della nostra Rowena ne fa una donna forse troppo moderna, benché assolutamente da standing ovation) e l’ambientazione così curata da catapultarci davvero in un feudo dell’Italia centro-meridionale.

Nonostante la trama non sia originalissima, l’autrice sa confezionare un prodotto davvero godibile, perfetto per dimorare in pianta stabile nelle nostre librerie.

Le uniche due piccole pecche sono un linguaggio eccessivamente ricercato, forse più adatto alla saggistica, per quanto assolutamente corretto, e la mancanza di scene piccanti: l’autrice ne fa cenno, le abbozza, le suggerisce, ma ci lascia sempre e solo immaginare, mentre con personaggi così scoppiettanti e un maschio Alpha da competizione, qualche momento hot sarebbe perfetto.

Nel complesso consigliatissimo.

 

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