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Recensione: “Gelsomino indiano” di Linda Kent

Dopo dieci anni di servizio presso la Compagnia delle Indie, per Rupert Selby è giunto il momento di tornare a Londra. Rupert è nobile, ricco, affascinante e il ton sarebbe disposto a perdonargli un passato scandaloso, se non fosse per la figlioletta di sangue misto che ha portato con sé. Ma lui la adora e decide di assumere un’istitutrice che la trasformi in una piccola lady. È così che Jasmine Hartwell entra nella sua vita, travolgendo ogni sua certezza e ribaltando i suoi piani con teorie schiette e sorprendenti. Jasmine è però in fuga da un passato pericoloso e sa di dover rifiutare l’amore di Rupert, anche se il sangue caldo e sensuale che le scorre nelle vene…

Rupert poteva capirla, almeno in parte. L’India lo aveva reso un uomo ricco, un marito, un padre; aveva rappresentato la svolta della sua esistenza. Vi aveva vissuto il dolore e la gioia più grandi, con un’intensità che gli aveva fatto male in entrambi i casi, poiché laggiù persino i sentimenti si percepivano con maggior forza. Ma vi si era adeguato facilmente, perché era nel suo carattere non apprezzare le mezze misure. Forse, se la morte di Luis e il futuro di Sashi non glielo avessero imposto, non sarebbe neppure tornato in Inghilterra, ma dal momento in cui aveva preso quella decisione lo aveva fatto, e senza guardarsi indietro.

Jasmine è dovuta fuggire dalla terra che ha sempre amato, l’India, in cui ha vissuto molto felicemente con i suoi genitori. Ma alla loro morte, quando il suo tutore è stato richiamato in guerra si è trovata in pericolo, solo l’amicizia con Caroline figlia di un nobile inglese che sta rientrando in patria con la famiglia, le ha permesso di fuggire travestita da cameriera. In India però ha lasciato il suo cuore e una giovane donna, Chandra, che per lei è come una sorella. Ora che Caroline è felicemente sposata, Jasmine sente che è il momento di prendere in mano il suo destino e accetta di andare a lavorare per il nobile Rupert, che ha bisogno di un’istitutrice per la figlioletta Sashi. Anche la bambina soffre di grande nostalgia per l’India e fra le due nasce un legame molto forte. Se il primo impatto fra Rupert e Jasmine non è dei migliori, ben presto fra i due i sentimenti diventano molto forti. Per Jasmine sembra arrivato il tempo di tornare ad essere felice, ma il suo passato sta per raggiungerla.

Jasmine è una protagonista splendidamente tratteggiata, una donna forte che ha idee ben precise e non teme di esporsi per le persone che ama. Fuggita da una situazione terribile, ha l’unico rimorso di avere lasciato in India Chandra che è stata con lei fin dall’infanzia e il non avere più sue notizie, la devasta.  Rivede nella piccola Sashi sé stessa, ed è subito in grado di entrare in sintonia con quella bambina triste, a cui hanno persino cambiato il nome, che si trova improvvisamente soggetta a mille regole, dopo aver passato tutta la vita libera di correre al sole. Per questo è disposta a scontrarsi con suo padre, che troppo velocemente vorrebbe che la piccola dimenticasse la sua vita passata. Rupert dal canto suo, ama tantissimo la figlia e vorrebbe solo evitarle le umiliazioni che il ton riserva a coloro che non si conformano al loro modo di vivere. Sa bene che la sua vita sarebbe più facile se lei non risultasse così diversa dalle altre bambine. Se in un primo tempo non è convinto dei metodi usati da Jasmine, non appena si accorge del suo errore è più che disposto ad assecondarla, e mentre cresce in lui il suo rispetto per lei, si accorge anche di cominciare a provare dei sentimenti intensi per questa donna bellissima. È un uomo pieno d’onore, compassionevole, che crede nell’amicizia ed è estremamente protettivo. Disposto anche ad assumersi responsabilità non sue per aiutare un amico. Anche Caroline si rivela un bel personaggio, un’amica sincera che desidera solo che Jasmine ritrovi la felicità con un uomo che la ami e la rispetti. Questi ed altri, sono i personaggi che danno vita ad una storia d’amore e odio, che intriga fin dal primo capitolo.

Gelsomino Indiano è uno storico di classe, scritto in modo magistrale e con un bellissimo italiano. Presenta  una trama ricca e intrigante, bei personaggi ben strutturati e interessanti. Le poche scene di sesso, sono delicate e poco descrittive, risultando molto dolci. È un libro estremamente piacevole con un tocco esotico molto intrigante e un antagonista viscido che pur presente in pochissimi momenti, riesce a creare una sensazione di attesa e apprensione verso i suoi piani. Amo molto questa scrittrice e i suoi romanzi e ancora una volta, Linda Kent si è dimostrata una delle migliori autrici italiane del genere, in grado di creare storie raffinate e originali che si ricordano nel tempo.

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