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Recensione: Feyness di E.S. Carter – Serie L’Ordine rosso #1

Carissime Fenici, vi lasciamo la recensione di Feyness di E.S. Carter – Serie L’Ordine rosso #1 fatta dalla nostra Verusca.

Ti vedo. Vedo la tua anima. Vedo la tua aura intrisa di sangue e malvagità. La maggior parte delle persone sono intrinsecamente o buone o cattive. Qualcuno sta in bilico fra luce e oscurità. Pochi riescono a cambiare il colore della loro essenza: è una lotta che solo i più forti possono vincere. Lui è l’oscurità. Un male così puro che la sua anima è nera, eppure ne sono attratta come una falena lo è dalla fiamma. Ci sono giorni in cui mi sembra di affogare, le ondate dei miei sentimenti mi rubano l’aria dai polmoni. Altri giorni non provo niente, sono vento e come il vento volo. Non so cosa sia peggio: annaspare in cerca d’aria o morire per questa sete. Si può imparare a respirare sott’acqua, quando si trova qualcuno per cui vale la pena annegare?
Feyness è un romanzo dark autoconclusivo. I lettori sensibili potrebbero voler fare un passo indietro. Fatelo, questi contenuti non sono adatti a voi. Ai lettori a cui piace danzare sul lato oscuro: accomodatevi e godetevi il viaggio.

La serie Red Order è composta da:
1. Feyness
2. Parasigth
3. Faithless

Questo libro non è per tutti, questa è sicuramente la prima cosa da dire, infatti è classificato come Dark con un pizzico di paranormal.

Difficile recensire un libro del genere, ci sarebbe tanto di cui parlare, ma allo stesso tempo, l’unica cosa che mi viene da dire è: leggetelo! Ci tengo di nuovo a precisare che la brutalità è il tema predominante, quindi, se la violenza gratuita con scene esplicite di tortura e sangue a fiumi non fanno per voi, allora meglio evitare!

Faye Craven e Cole Hunter sono i protagonisti assoluti della storia narrata in questo libro; in un mondo che viene manipolato da un gruppo segreto, composto da uomini ricchi e potenti chiamato “l’Ordine Rosso”, i due si trovano, loro malgrado, coinvolti in tutto quello che comporta farne parte.

Faye è la figlia del capo dell’ordine, Cole è il suo fidato assassino nonché acerrimo nemico.

Tutto il libro è permeato di un’oscurità quasi tangibile, la malvagità si percepisce in ogni pagina, in ogni capitolo, tanto che a volte mi sono dovuta fermare per togliermi di dosso le sensazioni quasi angoscianti che mi trascinavano in questo folle mondo; ma allo stesso tempo ho amato ogni singola parola, l’autrice è stata perfetta, non esiste un momento in cui si riesca a tirare il fiato, la scrittura è fluida e la costruzione di ogni singolo dialogo rasenta quasi la perfezione.

Veniamo alla storia in sé, Faye che per nascita dovrebbe essere una privilegiata, altri non è che una schiava, tenuta per tutta la sua vita come una reclusa, subendo torture di ogni genere; viene letteralmente venduta, o meglio data in sposa, proprio a colui che sembra essere il più brutale tra tutti i membri: Cole Hunter. Ovviamente non è una scelta a caso, il padre di Faye, che ha dei trascorsi con la famiglia Hunter, pensa in questo modo non solo di punire una figlia che detesta, ma anche di ottenere la fedeltà dell’uomo.

Cole è un assassino brutale che trae piacere nell’uccidere le persone, adora sentire il sangue sulle sue mani, sembra quasi che ne abbia bisogno tanto quanto respirare, è depravato, sadico e insensibile a ogni emozione. Bello come un angelo con l’anima del diavolo.

Mantenuta vergine proprio per servire agli scopi del padre, Faye, nonostante tutto ciò che ha subito e che ha visto ha mantenuto un’anima pura; ad aiutarla c’è però il suo “dono”. Sì, lei ha un potere, la seconda vista o Fayness. A causa di un incidente in cui ha perso la madre e rischiato la vita, si è ritrovata con quello che tutti considerano un difetto fisico chiamato etorocromia oculare (ha un occhio verde e uno azzurro), che in realtà le permette di vedere l’aurea delle persone, ogni colore corrisponde a un emozione; purtroppo per lei, chi la circonda ha colori cupi, fatti di depravazione e perversioni inenarrabili, ma non aveva mai visto un’aurea così nera come quella del suo futuro marito e, nonostante questo, lei ne è attratta come una falena verso la luce.

Il matrimonio si conclude velocemente e la ragazza viene subito catapultata nel mondo dell’uomo, lui non perde tempo a dimostrarle che tipo di persona sia, ho molto apprezzato anche l’humor nero dell’autrice, un macellaio che viene ucciso con un coscio di agnello congelato? Fantastico!

Tutte le scene sono intrise di brutalità, ogni personaggio che incontriamo è letteralmente un mostro, compreso il fratello di Cole e il suo fedele braccio destro.

Cole è oscurità, Faye è luce, due anime spezzate che si incontrano e si scontrano, l’uomo vuole distruggerla, piegarla ai suoi voleri, mentre lei è talmente apatica, da non reagire ad alcun sopruso; questo all’inizio, ma poi qualcosa cambia, si rende conto che nonostante sia passata da una prigione all’altra, questo demonio in qualche modo la sta riportando in vita e lei fa lo stesso, riesce a entrargli sotto la pelle e fargli provare di nuovo qualche emozione. Se pensate che questo processo sia bello e dolce, beh vi sbagliate, niente in questo libro è dolce, tutto è duro, brutale ed è in questa oscurità che i due personaggi sono perfetti insieme.

La trama è complicata, le varie storyline si intrecciano con una semplicità spiazzante, l’autrice è riuscita a descrivere così bene i caratteri di ogni personaggio, tanto che tutto ciò che accade non sembra nemmeno sbagliato; non posso dire che si riesca a empatizzare, ma le motivazioni che muovono ogni evento sono, se non accettabili, almeno comprensibili.

Tutto ciò che hanno passato, ogni torto, ogni dolore inflitto viene spiegato in ogni minimo dettaglio, senza tralasciare nessun orrore, anche i personaggi secondari sono perfetti.

Unica nota stonata, se proprio devo trovare un difetto è che ci sono un po’ di ripetizioni, ma totalmente trascurabili nel ritmo serrato della lettura.

Non so cosa dire, sembra un assioma dopo tutto quello che ho scritto, ma la storia d’amore tra Faye e Cole è stata la più bella che abbia letto da diversi mesi.

In un libro dove i sentimenti sono una debolezza, dove la crudeltà e le macabre vicende narrate portano a pensare che la speranza sia solo un’utopia, può l’amore salvare un’anima persa?

Forse sì o… forse no, la risposta a voi.

Aspettando con ansia il secondo, faccio di nuovo i complimenti alla Carter per aver creato un dark con i contro ca@@i!

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