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Recensione: “Dungeon: Julian & Malcom” di E.A. Mars

 

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Ogni Padrone ha bisogno di possedere e ogni schiavo brama appartenere.
Malcom adora infliggere dolore e ancor di più ama il dolce sapore dell’umiliazione sui propri sottomessi: li desidera docili e remissivi e che gli cedano completamente il controllo del loro corpo.
Con il dolcissimo Julian, però, il solo corpo potrebbe non bastare.


ROMANZO EROTICO CHE SI AVVALE DI UN LINGUAGGIO CRUDO ED ESPLICITO E CONTIENE SCENE DI BDSM PARTICOLARMENTE FORTI, MA SEMPRE CONSENSUALI

 

La mia passione per il genere BDSM non è un segreto e come sanno tutti quelli che mi conoscono, quando esce un nuovo libro di questo genere non me lo lascio scappare, quindi l’arrivo sulla scena M/M di questa nuova autrice non è passato inosservato e mi sono praticamente fiondata a leggere “Dungeon: Julian & Malcom”.

Devo dire subito che E.A. Mars è veramente brava, scrive benissimo, il romanzo è molto curato e non ci sono refusi né sviste di alcun genere, ma ciò che mi ha colpito è che quando scrive di BDSM sa di cosa parla e non racconta di Dom e sub perfetti, ma di esseri umani con le loro imperfezioni e le loro debolezze. Sono pochi i libri BDSM veramente realistici e devo dire che Dungeon è uno di questi.

«Sguardo in basso e mani dietro la schiena.»
Solerte, il ragazzo ubbidisce e fa come gli ho ordinato.
«Per prima cosa, la prossima volta che ti devi spogliare per qualcuno evita di sembrare un ragazzino che si sta spogliando per andare a fare un tuffo in piscina. Non sei un pezzo di carne, ma un prezioso regalo da scartare per il tuo Padrone. Ci siamo capiti?»
Fa cenno di sì con il capo.
Mi avvicino alla parete e prendo un piccolo frustino, battendolo a ritmo sulla mano mentre parlo. «Seconda cosa, e su questo non transigo, desidero che il luogo dove trascorro del tempo con il mio sottomesso sia in ordine. Perciò raccogli quei vestiti, piegali e riponili sulla sedia in quell’angolo.»
Julian fa per alzarsi, ma un mio ordine lo blocca.
«A quattro zampe. Sono certo che così la prossima volta ricorderai di piegarli.»

Malcom è un medico e un Dom esperto, incontra Julian per la prima volta in un club BDSM, il Dungeon appunto, e ne è subito affascinato. Julian invece è un ragazzo giovane, non ha ancora diciannove anni, ha una marea di problemi e un passato complicato, ma affronta la vita con grande coraggio e determinazione.
Malcom è un Dom molto freddo e non ama “giocare” mai due volte con lo stesso sub, ma quando conosce Julian, tutto cambia. Subentrano i sentimenti e perde la freddezza e la lucidità che lo contraddistinguono e che lo rendono l’ottimo Padrone che è sempre stato. Trovandosi in un terreno inesplorato, quello delle emozioni, commette una serie di errori che lo portano molto vicino a perdere il suo schiavo, ma che lo rendono più umano e che me lo hanno fatto amare ancora di più.

«Buon compleanno, piccolo» mormoro infine, lo tiro su e prendo la scatolina con il mio acquisto.
Gliela porgo.
Lui la apre con mani tremanti e quando vede le piccole barrette il respiro gli si blocca in gola.
«Non vedo l’ora di vederle sui tuoi capezzoli» sussurro, già eccitato al pensiero di torcere e succhiare quei piccoli gioielli. «Appena starai meglio te li applicherò…»
«Domani?» domanda lui speranzoso.
Ridacchio, contento che il mio dono gli sia piaciuto. «Vedremo, ora fila a farti una doccia, sei tutto impiastricciato.»

Il mio preferito resta comunque Julian, fragile eppure forte allo stesso tempo, il suo bisogno di essere amato e accettato da Malcom mi ha spezzato il cuore e mi ha commosso in più di un’occasione.

Per la prima volta da quando sono arrivato nella sua casa sono costretto a utilizzare la camera degli ospiti e ogni notte mi giro e rigiro tra le lenzuola, sperando che mi perdoni e mi riaccolga nel suo letto.
Sono i giorni più brutti della mia vita e mi ritrovo a pensare che forse sarebbe meglio che me ne andassi via.
Il Padrone non mi vuole e non sa come dirmelo. Mi tiene solo perché ha pena di me e sa che non ho un posto dove stare.

Il linguaggio è crudo e alcune scene sono molto forti, ma è un erotico di genere BDSM, quindi non mi aspettavo niente di diverso, non poteva e non doveva essere tutto scene d’amore e paroline dolci.
La trama è interessante e intrigante e i personaggi sono ben caratterizzati. Le scene hot sono veramente ben scritte, mai volgari e sicuramente molto originali.
Julian è un sub che ama l’umiliazione, quindi alcune scene potrebbero far storcere il naso a chi non apprezza il genere, ma personalmente le ho trovate perfette per il contesto.
Come ho detto all’inizio, i romanzi BDSM realistici sono piuttosto rari, ma “Dungeon” è sicuramente uno di questi e non vedo l’ora che esca il prossimo libro della serie per scoprire cosa succederà a Bill e al suo nuovo buttafuori.

Recensione di 

Editing 

 

 

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