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Recensione: “Dove finisce il cielo” di Katy Evans (The real Series #2)

Care Fenici, oggi Silvia ci parla di “Dove finisce il cielo” di Katy Evans (The Real Series #2)

Innamorata di Remington Tate, il campione di pugilato dei violenti incontri clandestini, Brooke sa che è necessario combattere per il loro amore. Stargli accanto come fisioterapista, infatti, l’ha resa più forte e più decisa che mai a non voltare le spalle al suo cuore. Remy è determinato a vincere il torneo e reclamare una volta per tutte il titolo a cui aveva dovuto rinunciare per amore di Brooke. Ma dopo un episodio in cui il disturbo bipolare di Remy esplode, il lieto fine non sembra più così scontato. Specialmente perché, quando Brooke scopre di essere incinta, lo stress dei combattimenti clandestini rischia di mettere la sua vita e quella di suo figlio in grave pericolo. Stare lontani significherà mettere il loro amore alla prova ancora una volta.

In questo libro prosegue la storia di Remington e Brooke che, tra un combattimento e l’altro, coltivano il loro rapporto tra momenti hot, dichiarazioni d’imperituro amore e un perenne stato di ansia per ciò che l’acerrimo nemico di Remington, Scorpion, potrebbe fare pur di vincere. In tutto questo si inserisce una gravidanza non cercata ma accolta subito con eccitazione dai protagonisti, che però fermerà Brooke dal seguire il suo uomo nei suoi viaggi. Proprio questa distanza tra i due è causa scatenante di lunghe pagine di fisime ingiustificate e infantili da parte della ragazza che, nonostante si senta ripetere allo sfinimento quanto lui la adori, pare avere scarsissima fiducia in se stessa e nel loro rapporto.

Ho trovato il personaggio di Remington ben caratterizzato nel suo disturbo bipolare, un tema non facile da affrontare, mentre cerca di far coesistere il suo amore schiacciante, geloso e passionale con la rabbia onnipresente che lo spinge a lottare.

Al contrario, Brooke è dipinta come una donna con la mente da teenager, incapace di stare a meno di dieci metri dal suo uomo senza eccitarsi fino a perdere il senno. I rapporti intimi dei protagonisti sono tanti e lungamente descritti, non particolarmente coinvolgenti ma, nonostante tutto, ben scritti.

Un amore che mira a entrare nei cuori dei lettori, ma che riesce a lasciare solo qualche sorriso e, prevedibilmente, una chiara immagine mentale del giovane e aitante protagonista dagli occhi azzurri che affolla i nostri pensieri piccanti.

 

 

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