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Recensione: “Dominio” di Marion Seals (The Dark Side series #1)

Care Fenici, oggi Dharma ci parla di “Dominio” di Marion Seals (The Dark Side series #1)

In un mondo nuovo, persistono vecchi archetipi. Il forte contro il debole, la specie superiore contro gli ultimi. 2076: dopo una breve e sanguinosa guerra gli umani hanno esiliato i mutanti nell’ex Alaska, ora chiamata i Territori, per timore che la nuova specie prendesse il sopravvento. Anni dopo i mutanti, più forti e intelligenti, sono diventati la nazione dominante, hanno trovato le cure per le malattie più gravi e hanno reso dipendenti gli umani attraverso l’egemonia tecnologica. In questo scenario Kendra è alla ricerca della sua vendetta, Waylon della sua identità. Quando si incontrano sono destinati a cambiare non solo il loro destino, ma quello di tutti. Kendra è intelligente e caparbia, Waylon è forte e diverso da qualsiasi altro uomo lei abbia conosciuto. In uno sfondo di intrighi e odio, si dipanano le storie di uomini e mutanti, diversi ma ognuno alla ricerca di qualcosa.
Dominio, il primo libro della saga The Dark Side, trasporta il lettore in un universo di personaggi, avventura e sentimento, un romanzo corale in cui niente è ciò che sembra.

Io sono una lettrice onnivora, e anche un pochino bulimica, leggo sempre, leggo di tutto, ma non è detto che tutto mi piaccia. Non sono una di quelli che fanno i critici con la puzza sotto il naso, ma ritengo di avere sufficiente spirito critico da saper cogliere la differenza tra un buon libro e un’accozzaglia di parole.

Questo libro è il primo volume di una serie, è un libro corale, distopico, un’ibridazione tra fantasy e fantascienza, un azzardo insomma. Ma un azzardo veramente molto ben riuscito. Faccio subito una precisazione che mi sta molto a cuore: troppo spesso gli autori utilizzano l’espediente delle serie per allungare la minestra e purtroppo a pagarne il prezzo sono i lettori e la qualità dei libri che si trovano in circolazione. Questo è uno dei pochi casi in cui la serialità non solo paga in termini di qualità, ma è necessaria: più che considerarli diversi libri di una serie, io li immagino come parti di un unico grande e intricato racconto.

In questo primo capitolo abbiamo due prospettive temporali differenti, la prima è quella “storica”, ossia del momento in cui la società umana ha deciso di esiliare i mutanti e come questi, ribellandosi, abbiano creato la propria società con nuove regole nei Territori; e il secondo è ovviamente il presente nel futuro. Siamo nel 2076, quando ormai la civiltà è spaccata in due, da un lato gli umani e oltre il confine, in quella che noi conoscevamo come l’Alaska e che ora è semplicemente nota come i Territori, c’è la terra dei mutanti. Queste digressioni temporali sono molto importanti perché molto velocemente, e in modo molto scorrevole, permettono al lettore di venire a conoscenza del background della storia. Attraverso il racconto degli avi dei protagonisti si riesce a capire come funzionino le cose nel futuro: un espediente narrativo molto ben congeniato.

Uno degli aspetti fondamentali di questa saga è la natura corale del romanzo, è difficile indicare chi siano i personaggi principali e chi le comparse. Moltissime vite si intrecciano tra queste pagine e chi fa magari solo una piccola apparizione in questo volume è destinato poi a diventare uno dei personaggi principali in seguito. Per semplificare un discorso altrimenti molto complesso, mi limiterò a dire che in ogni capitolo troveremo gli eventi narrati dai vari protagonisti e che quindi lo stesso fatto verrà narrato da vari punti di vista, in prima persona. Un pochettino difficoltoso all’inizio ricordarsi chi è chi e a volte facevo confusione tra le varie guardie. Confesso che ancora oggi, all’ennesima rilettura, devo fare mente locale, ma mi rendo conto che proprio questa abbondanza di personaggi, tutti molto ben caratterizzati e tutti importantissimi ai fini della storia, sono uno degli aspetti che contribuiscono alla riuscita di questo libro. Ovviamente, da subito, Kendra e il nostro amatissimo Liege ruberanno la scena, ma non lasciatevi ingannare, in molti, proseguendo nella lettura, avranno i numeri per balzare alle luci della ribalta.

Lo stile della narrazione è molto scorrevole, molto ben riuscite le scene di passione e quelle di combattimento. A volte il fatto che i medesimi avvenimenti vengano raccontati da diversi punti di vista, lascia la sensazione di ripetizioni non necessarie, ma sono peccatucci veniali, in generale la storia è estremamente avvincente e ti tiene incollato alla pagina. L’ambientazione poi è pazzesca, nelle terre gelate, un’idea favolosa, ogni outfit è  rigorosamente tecnico. Finalmente abbiamo un’eroina che non si veste di seta e chiffon ma con pigiamone in pile e all’occorrenza calzoni termici.

Originalità è una parola chiave di questa serie, immaginate che la Harmony abbia deciso di raccontare il lato rosa dei fumetti Marvel, aggiungendo, tanto per dare un pizzico di suspance, anche una spy story, un intreccio geopolitico degno dei migliori cospirazionisti e qualche bella scena di combattimento. Ecco, forse così avrete una vaga idea del panorama di questi libri. Ma non lasciatevi ingannare, non è nemmeno così semplice.

A tutto questo aggiungiamo poi tematiche serie e importanti come il razzismo, la schiavitù, la violenza sulle donne, il valore della libertà di idee e personale… Mica pizza e fichi! Dietro l’apparente frivolezza del romanzo il lettore viene spinto a riflettere su argomenti molto seri e di grande attualità. Il tema del diverso, di ciò che diventa socialmente accettato, anche se moralmente sbagliato, della responsabilità individuale sono molto forti e i protagonisti si ritrovano loro malgrado calati in situazioni che li costringono ad affrontare questioni morali molto forti, a volte abbastanza estreme, e che li cambiano e li conducono verso una nuova maturità e consapevolezza. Forse la cosa si vede ancora poco in questo primo libro, ma vi sarà incredibilmente chiara nel proseguo della lettura.

Non vorrei però darvi l’impressione che questi libri siano seriosi, al contrario: sono veramente molto scorrevoli e belli. Le scene di vita quotidiana a palazzo sono uno spasso, e la parte romantica è decisamente di qualità. Le scene bollenti non sono tantissime, ma decisamente lasciano il segno. Waylon è un omaccione che mi ha rubato il cuore, ed è uno che sotto le lenzuola sa il fatto suo, mentre il fratello, Medley, è un ottimo studente e si vede sin da subito che saprà darci grandi soddisfazioni! Insomma, il lato passionale di questi libri è decisamente da non sottovalutare.

Ultima menzione per i cattivi: non esiste una bella storia che non abbia anche dei “bei” nemici. Tuttavia, non lasciatevi ingannare dalle apparenze, la prima grande lezione che vi attende tra le pagine di questo libro è che non sempre chi vi hanno descritto come il nemico è in realtà cattivo e, allo stesso modo, non è detto che chi è come te sia per forza un alleato. A volte i cattivi li riconosci subito, altre volte li scopri solo quando il loro gioco, o il destino, li costringe a scoprire le carte in tavola, ma ci sono anche quei nemici che riescono abilmente a celarsi per moltissimo tempo e che, tramando nell’ombra, riescono a ordire Cospirazioni che invariabilmente conducono alla Rivoluzione.

Il mio consiglio è di non lasciarvi scoraggiare dalla mole di questi libri: buttatevi alla scoperta di questa favolosa avventura. “Dominio” e “Cospirazione” saranno a breve, mi auguro, seguiti da “Rivoluzione” e io vi giuro che non vi pentirete di aver intrapreso questo viaggio nei Territori.

 

 

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