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Recensione: “Come se non fosse stato amore” di Olivia Cunning (Sinners on Tour Series #1)

Care Fenici, ecco la recensione di Nayeli per il libro “Come se non fosse stato amore” di Olivia Cunning

Quando Brian Sinclair, cantante e chitarrista della band metal più calda del momento, perde la sua scintilla creativa, ci vorranno notti e notti di passione peccaminosa per riportare a galla il suo genio sopito… E sarà lei, la psicologa Myrna Evans, a dare il la. La sua presenza sexy, infatti, scatena scintille in tutta la band, ma lei ha occhi solo per Brian. E ha intenzione di riportarlo in cima alle vette di gloria… e di vizio.

«Un’erotica incursione nel dietro le quinte di una band heavy metal.»

Sono rimasta stupita nel trovare dietro una copertina che ammiccava all’erotico più piccante, una storia incentrata su una rock band. Non che sia fuorviante, intendiamoci; la mia sorpresa era più che altro ammirazione per come la Cunning ha saputo entrare perfettamente nelle dinamiche di una band senza snaturare il genere erotico che ha voluto dare al romanzo. È una delle poche volte, infatti, in cui ho potuto apprezzare la capacità di mostrare in modo davvero efficace l’intimità, l’affiatamento, la simbiosi, la promiscuità, i naturali contrasti di una piccola comunità di artisti costretti a una convivenza costante, alla fama, alla sovraesposizione mediatica e all’assalto delle fan.

L’autrice ha mostrato la linea sottile e frastagliata che delinea la morale e le regole di fratellanza tra i cinque ragazzi; un border line che anche la dottoressa Myrna riesce a fare suo, grazie alle ampie vedute.

L’assolo in controcanto di Trey entrò in armonia con quello di Brian e lui gli si affiancò al centro del palco. Ognuno pizzicò con il plettro le corde dell’altro, mentre diteggiavano la propria tastiera in sincrono. C’era qualcosa di fortemente erotico nel guardarli suonare insieme. Tra i due uomini fluiva un’intimità inaspettata, che le sarebbe piaciuto condividere. Tutti e due insieme. Il calore le invase la faccia e le pieghe gonfie tra le cosce. Oh dio. Che le veniva in mente? Brian e Trey, insieme, con lei?  Bastava il pensiero a sovraccaricarle i sensi.

Questo primo libro della serie Sinners on Tour si concentra sul chitarrista Brian. Inguaribile romantico alla ricerca della sua musa, è esattamente quel musicista carismatico e sensuale che le groupie fantasticano di trovare dietro l’immagine da cartellone. Questo romanzo ci regala il sogno: come sarebbe scoprire che il tuo cantante preferito è innamorato di te? Ti fermeresti mai un attimo a pensare che non lo conosci davvero? Quali compromessi saresti disposta ad accettare pur di stare con la tua star preferita? Reggeresti ai suoi desideri? Alla promiscuità? Ai ritmi frenetici?

«Ah, Myrna», mormorò. «Penso che la mia musa viva dentro di te, molto, molto in fondo»
«Di certo conosci il modo ideale di trattarla»

Al di là di questo aspetto più filosofico, si tratta però soprattutto di una storia che sprizza erotismo e sesso da ogni pagina. Partendo da quello più passionale e sfrenato, passando per quello più sperimentale, per terminare su quello più tenero, denso di sentimenti.

Gli piaceva guardarla. Bellissima. Femminile. Matura. Non una ragazza, era tutta donna. Conservava un’apparenza esteriore di decoro, ma lui percepiva una corrente sotterranea di sessualità incandescente. Non era mai stato con una donna così. Sensualità sofisticata. Come poteva essere a letto? Riservata? Perversa?  Appassionata? Tranquilla? Dominante? Sottomessa? Doveva saperlo.

Brian è, come dicevo, romantico fino all’irrealtà; gli amplessi con Myrna gli scatenano l’ispirazione per scrivere riff e assoli di chitarra.

Lei non osa parlare di amore, delusa e stalkerizzata dall’ex marito. E a questo proposito, ho trovato molto efficace anche la resa dell’ossessione che quell’uomo possessivo e violento ha insinuato nella mente di lei, gli effetti della violenza psicologica, delle cattiverie e delle umiliazioni che le ha inflitto in passato.

L’assolo lo colpì nell’istante in cui la sua figa gli si serrava attorno in un altro orgasmo e lei si divincolava in estasi. Maledizione. Non poteva più fingere di ignorare la musica.  «Non ci crederai mai», mormorò.  Myrna lo guardò, confusa, come se le avesse chiesto il senso della vita, poi sembrò recuperare la padronanza di sé. «Senti di nuovo la musica?»
«Sì. E… è una ballata».
«Hai bisogno di rallentare?»
«Sfortunatamente sì».
«Penso di poterlo sopportare, se ci riesci tu». Rise, stanca, il corpo abbandonato sotto di lui.

Infine lo stile. La Cunning ha decisamente scalato la mia top autrici erotiche, grazie alla capacità di coniugare amore ed erotismo, ma anche alle grandi capacità linguistiche, che rendono superflue quelle ridicole ricerche di sinonimi sul nome dell’attributo maschile che tanto spesso ci capita di leggere. Unico appunto che posso fare al testo, è il fatto che non vada a capo quasi mai, creando qualche confusione nell’alternanza dei dialoghi e dei punti di vista.

Ah, era bello stare dentro di lei. Stretta. Calda. Morbida. Liscia. Appiccicosa. Stretta. Ah, dio.  Così calda.  Doveva venire. Doveva avere un orgasmo. Non poteva impedirlo. Doveva proprio. Doveva…

Consigliato a un pubblico che cerca un erotico di qualità, ironico, con personaggi pieni, romantici, che amano fare sesso ma anche l’amore. E che ami le emozioni provocate dalla musica, naturalmente.

«Sai come si dice: la lontananza rafforza l’amore».
«Un altro po’ di forza e il cuore mi salterà fuori dal petto e si infilerà nel tuo».

 

 

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