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Recensione: “Amore senza respiro (Saints of Denver Vol. 3)” di Jay Crownover

Dixie Charmichael non è mai stata molto fortunata con le storie d’amore. Ed è frustrante, perché sembra che quasi tutti i suoi amici all’improvviso abbiano trovato l’anima gemella. Non che a lei manchino le occasioni di incontrare ragazzi interessanti, visto che, con i suoi occhi da cerbiatta, i riccioli sbarazzini e tutte le curve al posto giusto è decisamente sexy. Il più intrigante di tutti è senza dubbio Dash Churchill, un ex soldato ombroso e scostante che fa il buttafuori nello stesso locale in cui lavora lei. Si capisce al volo che è di passaggio e non intende mettere radici in città, e per questo Dixie farebbe bene ad andarci cauta con lui: l’attrazione va bene, un po’ di divertimento e magari del buon sesso anche, ma deve stare attenta al proprio cuore. Perché anche se Church sembra catturato dal suo sorriso contagioso e dal suo ottimismo, Dixie sa comunque troppo poco di lui. L’unica certezza è che loro due sono diversi come il giorno e la notte, e iniziare una storia con un tipo così potrebbe distruggerla. Ma a volte, semplicemente, il cuore non lascia altra scelta.

La storia di Dixie e Church già aleggiava nelle pagine del precedente romanzo della serie Saints of Denver, quando, tra la raggiante cameriera e il tenebroso buttafuori, correva un filo invisibile di corrente ad alto voltaggio, evidente a tutti coloro che li guardavano ma che i diretti interessati si ostinavano palesemente ad ignorare.

Tutto cambia quando, in una sera qualsiasi nel bar dove entrambi lavorano, Church lascia intravedere a Dixie un piccolo spiraglio di accesso al suo cuore, offrendole protezione in una situazione turbolenta creatasi con alcuni clienti. Da quel momento Dixie viene folgorata da una certezza irremovibile: lui è l’uomo giusto per lei, colui che aspetta da tutta una vita, l’unico e il solo amore. Ma se Church è splendido, sexy, talmente serio e pericoloso da ricordare un nuvolone temporalesco, Dixie è energia pura, sorridente e luminosa come un raggio di sole. L’attrazione tra loro è innegabile, ma entrambi comprendono quanto sia impossibile un lieto fine, perché Church è a Denver solo di passaggio e non può prometterle nulla, se non un piacevole intrattenimento fra le lenzuola, e Dixie sa che rischia di rimanere con il cuore irrimediabilmente spezzato. Quando però il bel buttafuori è costretto a chiederle aiuto per ritornare alle sue origini, dalle quali è fuggito nel tentativo di proteggere se stesso, lei non riesce a rifiutare, dando inizio così ad una storia di sentimenti e scoperte che si concluderà con un colpo di coda ad alto tasso di adrenalina, alla maniera della Crownover.

I due protagonisti hanno un passato profondamene diverso che li ha segnati, nel bene e nel male, plasmando la loro personalità e donando ad entrambi quelle sfaccettature che ne segnano lo sguardo e la vita. Lei ha alle spalle una famiglia unita e serena, è gentile con tutti e sinceramente interessata alla felicità di chi la circonda. Entusiasta e innamorata della vita, non si è lasciata divorare dallo sconforto causato dal terribile incidente in moto che ha condannato suo padre sulla sedia a rotelle, dimostrando una forza e un coraggio senza pari, conservando il sorriso a dispetto del destino. Church, invece, serio e silenzioso, ha affrontato il dolore della perdita più di una volta nel suo difficile passato, segnato dall’intolleranza di una cittadina del Mississippi, ma non è mai riuscito veramente a superarlo, tanto da abbandonare la sua famiglia e rifugiarsi nell’esercito per dare un senso alla sua sofferenza. Dixie aiuterà Church a comprendere che perdonare se stessi è il primo indispensabile passo per la felicità, nel tortuoso cammino verso la consapevolezza, e che l’amore nella sua accezione più ampia, per la propria donna, per la famiglia, per la propria terra, è sempre più potente della paura di soffrire.

L’autrice si conferma una narratrice sensibile, ricorrendo al consueto doppio POV alternato e lasciando molto spazio alle riflessioni e alla descrizione introspettiva, riducendo quindi i dialoghi, che però risultano incisivi ed essenziali. Eccitanti le scene erotiche e travolgente la sensualità, soprattutto quella femminile: Dixie è un’adulta innamorata, sessualmente attratta dal suo uomo, consapevole e disinibita, in maniera assolutamente appropriata al suo personaggio, e Church non può fare altro che seguire il suo turbine luminoso, fino a perdersi al suo interno.

Alla fine della narrazione rimane chiaro in mente un messaggio: non c’è coraggio più grande e scelta più pericolosa che seguire la traccia segnata dal proprio cuore.

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Voto Lady Kei 4

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